Cerignola/arrestati PADRE E FIGLIO per detenzione abusiva di arma da guerra

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Nella tarda serata di sabato, a seguito del ferimento a colpi di arma da fuoco di G.A., cl. ’78, pregiudicato cerignolano, tuttora ricoverato in gravissime condizioni presso l’ospedale “Tatarella” di Cerignola, i Carabinieri della Compagnia ofantina, con l’ausilio di personale specializzato degli Squadroni Eliportati Cacciatori di Sardegna e di Sicilia, hanno eseguito una serie di perquisizioni nella zona di via Santuario Madonna di Ripalta, luogo dell’agguato.

I militari, dopo aver bloccato un tratto di strada in modo che nessuno potesse né entrare né uscire dall’area, al termine di una meticolosa ispezione di un concessionario di auto di loro proprietà hanno tratto in arresto MARINO FRANCESCO, cl. ’70, ed il figlio Davide, cl. ’97, deferendo in stato di libertà anche un altro figlio minorenne, per detenzione abusiva di arma da guerra clandestina e ricettazione. I tre, proprio all’interno del loro autoparco, sono stati sorpresi nei pressi di un deposito di legna dove poi è stato scoperto un fucile d’assalto Kalashnikov AK-47 di fabbricazione russa, con matricola abrasa, colpo in canna e caricatore munito di 30 cartucce cal. 7,62. L’arma, che per la sua elevata capacità offensiva viene generalmente utilizzata dalla criminalità locale anche per assaltare caveau e furgoni portavalori, è risultata perfettamente funzionante, ben oliata e manutenuta.

Padre e figlio, su disposizione de P.M. di turno, sono stati associati presso la Casa Circondariale di Foggia. L’arma, immediatamente posta sotto sequestro, verrà invece inviata al R.I.S. di Roma per appurare se sia stata utilizzata in più o meno recenti episodi criminali.