Foggia, agente penitenziario aggredito da un detenuto: “Colpa del sovaraffollamento”

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“Nuova aggressione nel carcere di Foggia ai danni di un agente di polizia penitenziaria”. La denuncia arriva dal Cosp, il coordinamento sindacale della plizia penitenziaria. L’ultimo episodio si è verificato poco dopo le 21 di sabato 10 marzo nella quarta sezione giudiziaria dove un agente in servizio è stato aggredito e malmenato da un detenuto che aveva chiesto di essere visitato da un medico accusando un presunto malore. Il sindaco punta l’indice contro il sovraffollamento del penitenziario foggiano e delle carenze strutturali dovute agli organici ridotti ormai a poche decine di unità.

“L’uomo – denuncia il segretario generale nazionale del sindacato Domenico Mastrulli – ha dovuto far ricorso alle cure mediche, mentre alcuni detenuti in segno di protesta contro il personale, hanno scagliato brande e materassi delle proprie celle contro gli arredi di un’area riservata alla polizia penitenziaria. Nel carcere di Foggia sono una quindicina le unità che vigilano su oltre 400 detenuti”.

“Nel penitenziario – aggiunge Mastrulli – oltre alle precarie condizioni igienico sanitarie, i sistemi di video sorveglianza e antintrusione sono in attesa

di ammodernamento attraverso finanziamenti che non arriveranno mai. In Italia – spiega il segretario del Cosp – sarebbero oltre mille gli agenti penitenziari aggrediti negli ultimi mesi. Questi sono gli effetti della cosiddetta vigilanza dinamica, delle celle aperte, e dei benefici premiali concessi a manica larga ai detenuti nonostante i gravi episodi che si verificano nelle 230 prigioni italiane e nelle 12 strutture di Puglia e Basilicata”.

Fonte Repubblica.it