PUGLIA/Rifiuti da Roma, Longo: “Urge buon senso”

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“L’intervento in commissione Ambiente del commissario Ager, Gianfranco Grandaliano, al di la di ogni facile e inutile polemica, lascia quanto meno perplessi. Il sì ai rifiuti indifferenziati della città di Roma, per i quali la Puglia sarebbe pronta a mettere a disposizione i siti di Foggia e quelli salentini di Cavallino, Ugento e Poggiardo, non convince. Né l’esclusione del trasferimento dell’immondizia capitolina nei mesi di luglio e agosto, causa massiccia presenza dei turisti e quindi aumento dei rifiuti di casa nostra, può in alcun modo giustificare questo accordo tra Lazio (per conto dell’Ama di Roma) e la nostra Regione. La Puglia vive di turismo dodici mesi l’anno e a Grandaliano basterebbe affacciarsi in questi giorni su una qualsiasi spiaggia del Salento o del Gargano per rendersi conto che la stagione estiva è già ampiamente avviata. Del resto non è un mistero che in materia la nostra regione e i nostri comuni vivono da anni in uno stato di emergenza continua che solo recenti politiche stanno, non senza difficoltà, riuscendo ad arginare. Per esempio, in materia di indifferenziata ricordo a Grandaliano il divieto di raccolta che vige nei giorni festivi a Bari. E allo stesso ricordo lo stato vergognosoin cui sovente si trovano le zone periferiche e di campagna della Puglia, trasformate in discariche abusive per colpa di comportamenti criminali. Insomma, fuori di metafora, non possiamo permetterci di accogliere altra immondizia se prima non sarà a regime la macchina, che pur sta nascendo, di raccolta e smaltimento della nostra”. E’ quanto afferma in una nota il vicepresidente del Consiglio della Regione Puglia, Peppino Longo, convinto che tali questioni vorranno “essere condivise anche dal presidente Michele Emiliano, che ha sempre mostrato sensibilità nel raccogliere le istanze del territorio in materia di difesa ambientale e del sacrosanto diritto alla tutela della salute dei cittadini”.

Il vicepresidente del Consiglio regionale sottolinea di non aver mai fatto parte “per formazione politica e personale” del “partito del no a tutto”, e si dice alquanto meravigliato dall’atteggiamento di “alcuni politici locali che a corto di coerenza fanno invece ora parte del partito del no a tutto, tranne che ai rifiuti romani”. “C’è un silenzio/assenso imbarazzante, dal momento che mostrerebbero maggiore maturità amministrativa nel consigliare alla Raggi di rivolgersi altrove, per esempio alle ricche Lombardia e Veneto. Per quanto riguarda la Puglia resta intatta la mia totale contrarietà, convinto che più dei soldi derivanti dal traffico di rifiuti, la nostra terra abbia bisogno dei guadagni derivanti da un turismo sempre più diffuso”.