Erasmus, scambio di docenti e studenti tra l’Università di Foggia e l’Est Europa

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L’Università degli studi di Foggia cresce e lo fa tramite il progetto Erasmus, nell’ottica di un apprendimento sempre più orientato agli scambi interculturali. L’ateneo di Foggia, infatti, è riuscito ad aggiudicarsi un progetto, dal valore di ben 311.800 euro, tramite il quale sarà possibile effettuare uno scambio non solo degli studenti, ma anche dei docenti con le realtà universitarie di Paesi esteri.

Insomma, una nuova frontiera per le carriere accademiche che guarda ai paesi dell’Europa dell’Est. I paesi con i quali avverrà tale scambio, sono, infatti, l’Ucraina, il Kosovo, la Georgia, l’Armenia e l’Albania. Il progetto interculturale, motivo di lustro per la Puglia intera, avrà una durata complessiva di 26 mesi. Avviato a giugno di quest’anno, infatti, terminerà a luglio 2020.

IL PROGETTO

Si tratta di un progetto che rende la Puglia (ma in particolar modo Foggiaterra di conoscenza e ricchezza, trampolino per l’avvio di carriere post universitarie. È con l’Ucraina che si è raggiunto un sodalizio molto importante.

Ai rapporti accademici previsti dal progetto Erasmus con il paese dell’Est Europa, infatti, sono stati destinati ben 220.800 euro per finanziare l’arrivo di 4 studenti ucraini in Puglia per un totale di 12 mesi. Durante tale periodo, gli studenti potranno anche svolgere attività lavorativa, nella forma di tirocini, presso l’Università di Foggia ottenendo fino a 900 euro al mese. Da non sottovalutare, inoltre, la mobilità che vedrà protagonisti gli stessi docenti universitari, pronti ad arricchire i loro bagagli di esperienze e contribuire ad una pluralità didattica senza frontiere.

L’Università di Foggia, conferma in questo modo la sua vocazione internazionale, sulla quale sembrerebbero pronti nuovi progetti che andrebbero ad implementare quest’ultimo. L’ateneo pugliese, infatti, starebbe guardando con favore ad altri paesi con cui instaurare rapporti simili di scambio. Tra questi, è elevata l’attenzione per il Vietnam, il Kazhakistan e la Bielorussia con cui poter intraprendere non solo scambi didattici ma anche collaborazioni di varia natura.

Non resta che scontare i necessari passaggi amministrativi, a livello nazionale ed europeo, per poter accedere ai relativi finanziamenti.