Tratta ferroviaria S. Severo-Bari, audizione in commissione. Damascelli: “Risposte insoddisfacenti dalla Regione: serve massimo sforzo per sicurezza passaggeri”

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Nota del consigliere regionale di Forza Italia, Domenico Damascelli.
“Basta con le odissee quotidiane per i pendolari che viaggiano sui treni delle Ferrovie dello Stato, nella tratta San Severo-Bari. Un trasporto pubblico decoroso e sicuro è un diritto che la Regione e le aziende concessionarie del servizio ferroviario sono tenute a garantire con il massimo sforzo, e da subito. Non è accettabile che la gente debba viaggiare in piedi, ammassata, e che debba addirittura spintonarsi per consentire la chiusura delle porte dei treni. Per affrontare e risolvere queste criticità ho richiesto l’audizione in V Commissione, che si è tenuta oggi. Abbiamo ascoltato le testimonianze dei pendolari. A Molfetta, soprattutto, i treni in direzione Bari arrivano già stracolmi, e non ci sono più posti nemmeno in piedi. I referenti dell’Assessorato regionale ai Trasporti e i rappresentanti di Trenitalia hanno dato risposte che non possiamo accettare. Non convincono le stime del numero medio di passeggeri presentate oggi in Commissione, perché essendo sviluppate su base settimanale prendono in considerazione anche l’affluenza nel weekend, quando cala drasticamente il numero dei pendolari. E non convince neppure il miglioramento della situazione annunciato oggi, ovvero l’entrata in vigore di nuovi orari, con corse aggiuntive, a partire dal 9 dicembre prossimo. L’emergenza va risolta subito, garantendo l’aumento immediato di corse e vagoni, in modo da drenare meglio l’utenza ed evitare sovraffollamenti. Ora attendo che siano date risposte all’utenza e sono anche pronto ad un sopralluogo nelle ore critiche con Regione e Trenitalia per tastare con mano il disservizio. Insisterò affinché sia data massima attenzione a questa problematica vissuta dai viaggiatori della tratta San Severo-Bari. Non si può rimandare al 9 dicembre la soluzione di un problema che mette a rischio l’incolumità dei cittadini e rappresenta un’inaccettabile mortificazione per chi paga un biglietto e merita di viaggiare in condizioni dignitose”.