Città Futura, Umberto Porrelli: “San Severo troppo indietro nella gestione dei rifiuti e anche la differenziata è penalizzata”

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“La città di San Severo rischia di rimanere indietro rispetto alla politica di gestione dei rifiuti
avviata da altre città della Provincia e di tutta Italia, con enormi svantaggi per gli utenti che
continuano a differenziare senza vedere alcun beneficio”. È quanto afferma il coordinatore
cittadino di Città Futura, che invita l’amministrazione comunale a confrontarsi sul tema
prevedendo fin da ora maggiori benefici per aziende e utenti.
“A livello nazionale – spiega il coordinatore Porrelli – la chiusura del ciclo dei rifiuti nelle
varie realtà territoriali è ormai una priorità, mentre in città la politica del “no nel mio
giardino” rischia di vedere vanificati gli sforzi di differenziare dei cittadini che continuano a
non beneficiare di nessun incentivo. Chiediamo che sulla politica dei rifiuti ci sia una
sterzata finalizzata ad avvantaggiare il territorio, anche perché se non ci pensa la politica
locale dal basso a prevedere tecnologie sostenibili, come ad esempio il compostaggio
aerobico, il rischio è che un domani sul territorio vengano installati termovalorizzatori o
chissà cos’altro”. Secondo Città Futura, infatti, gli impianti compostaggio aerobico
rappresentano ad oggi il minor impatto ambientale per un territorio e comportano benefici
per gli agricoltori della zona in quanto questa tecnologia è l’unica che garantisce la
possibilità di disporre di compost di alta qualità.
“Mentre la politica locale sonnecchia – continua Porrelli – ci sono realtà come Foggia ad
esempio che è stata scelta come sede dell’impianto di compostaggio pubblico della
Regione prevedendo anche due centri di raccolta differenziata dei rifiuti urbani. Invece in
città si sono perse le tracce del Centro di Raccolta finanziato dalla Regione negli anni
scorsi. Perché come già accade in altre città italiane non si prevedono ad esempio sgravi
fiscali per i cittadini che riciclano il proprio organico attraverso l’uso di una compostiera
comunale o compostiere domestiche? Perché invece di multare i cittadini non si forniscono
loro buste biodegradabili per migliorare la qualità della differenziata? Perché non si investe
nella sensibilizzazione delle famiglie attraverso giornate ecologiche o concorsi a premi e
quant’altro?”