San Severo / PRIMARIE AL VELENO

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Il confronto tra i candidati si è giocato tutto sulla dimostrazione del proprio patrimonio di voti. Ad personam. Non vi è stata una scelta tra diversi documenti programmatici, ma è stata solo una prova muscolare, una esibizione di pacchetti di voti da mettere in evidenza per poter piazzare la merce nel mercato della politica. Non vi è stata una scelta consapevole sul curriculum politico di ciascun candidato, una scelta sul loro grado di appartenenza, sul grado di continuità o discontinuità dal recente passato. Insomma, anche da queste primarie, semmai ce ne fosse stato bisogno, è emerso il profilo di una coalizione assai fragile, sull’orlo del collasso. Una coalizione che non ha alcun cemento identitario che lo possa tenere insieme: e del resto, che questa sia la realtà, lo si può ben comprendere se solo si riflette adeguatamente sul tanto decantato <<patto etico>>. Un patto che doveva essere preceduto da una scelta etica dei candidati, una scelta calibrata e misurata su quanto ciascuno di essi avesse contrastato apertamente, mettendoci la faccia, nel prendere una netta opposizione alla giunta Miglio-Damone. Non si può tenere la faccia nascosta dietro la tanto proclamata funzione di <<super partes>> A che serve sottolineare di averci <<messo la faccia>> nelle primarie quando la sua faccia non si è vista in 5 anni di un imbarazzante astensionismo, stampella della maggioranza.. QUESTE PRIMARIE NON SONO LA VITTORIA DEL CENTRO.DESTRA,NON SONO UNA ESPLOSIONE CONSAPEVOLE DI OLTRE 5.000 VOTANTI MA E’ L’ IMPLOSIONE DELLA COALIZIONE DI CENTRO-DESTRA.UNA TRISTE DERIVA CHE FA IL PAIO CON LA SEDICENTE COALIZIONE DI CENTRO-SINISTRA SE UN PARTITO SI AFFIDA ALL’ULTIMO VENUTO E LO RECLUTA COL VECCHIO E DISONESTO DETTO : << NON IMPORTA IL COLORE DEL GATTO, PURCHE’ ACCHIAPPI I TOPI>> FINO A QUANDO SARA’ QUESTA LA BUSSOLA DI UN PARTITO O DI UNA COALIZIONE NESSUNO POTRA’ DIRE DI AVERE VINTO LE PRIMARIE E DI POTER GOVERNARE UNA CITTA’.

REDAZIONE