Messaggio della Pasqua 2019: “Se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù!” Il messaggio d’augurio alla diocesi di San Severo, di S.E. Mons. Giovanni Checchinato”

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<La festa della Pasqua ci permette di interrogarci, ancora una volta, sul nostro essere cristiani, sul nostro essere Chiesa, sulla novità di vita che siamo chiamati a testimoniare in tutto il mondo. E la sorgente della novità di vita sta proprio nel mistero della “risurrezione” di Gesù dai morti, evento unico, che si pone in totale antitesi con l’esperienza quotidiana a cui siamo abituati: ciò che esiste è nato, cresce, si invecchia e muore. Non esiste nulla al mondo che non sia sottoposto a questa regola della “natura”, noi compresi! Eppure con la risurrezione Gesù ci rivela una possibilità nuova che, pur essendo indecifrabile a uno sguardo affrettato e superficiale, si mostra invece con tutta la sua potenza a chi si apre alla contemplazione della Verità tutta intera rappresentata dalla vita e dalle parole del Vangelo, come è accaduto a Maria Maddalena, a Pietro, a Giovanni e agli Apostoli tutti.

L’invito a “cercare le cose di lassù” che ci arriva dalla liturgia della parola del giorno di Pasqua, ci spinge a fare almeno due domande:

Sono davvero convinto che Cristo è risorto dai morti e che la sua risurrezione è l’inizio di una vita nuova anche per me? Mi sento davvero chiamato a trasformare la mia fede in azioni “nuove” (che significa “diverse”, “altre”, in una parola “evangeliche”) che siano il sale della terra e la luce del mondo?

Se la risurrezione di Gesù è solo un dogma da credere, un concetto di catechismo da studiare a memoria, o peggio ancora un “modo di dire” che trova incredulo anche me, allora la festa di Pasqua non è nient’altro che un’occasione per mangiare un po’ di più con i familiari e gli amici. “Se siete risorti con Cristo” ci rammenta san Paolo, cioè se credete davvero che la vostra vita è radicalmente cambiata dal giorno del battesimo, la nostra vita non può essere uguale a quella di coloro che non condividono la nostra stessa speranza, deve avere qualcosa di differente. Altrimenti diamo ragione a chi ricorda che le nostre facce e le nostre vite sono la più eloquente testimonianza contro il cristianesimo>>.

Il Pastore della Diocesi, esorta a mettere in pratica la carità, la solidarietà, il perdono, la rinuncia al superfluo, ad essere più propensi “al fare” che “al dire”, e conclude:

<< Se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù!”.

Nell’incontro testimonianza che ha tenuto nei “Giovedì di quaresima” il vescovo, Giancarlo Bregantini ha ricordato di come sollecitava la Chiesa di Locri-Gerace, quando ne era vescovo: “È proibito dire: ORMAI, perché questa parola ci porta a vivere da persone che non cercano più”. Siamo invece chiamati a “cercare le cose di lassù”, ad attivarci per promuovere il bene, sempre, comunque, anche il più piccolo, il più apparentemente insignificante. Lo sguardo nuovo della Pasqua ci abilita a guardare sempre con fiducia e speranza, pazientando e “resistendo” alla ricerca del bene, realtà di “lassù” nascosta nelle storie di “quaggiù”.

“Se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù!”

Faccio mie le parole di un vescovo santo, Klaus Hemmerle: “Auguro a tutti noi occhi di Pasqua, capaci di guardare nella morte sino a vedere la vita, nella colpa sino a vedere il perdono, nella separazione sino a vedere l’unità, nelle ferite sino a vedere la gloria, nell’uomo sino a vedere Dio, in Dio sino a vedere l’uomo, nell’Io sino a vedere il Tu. E insieme a questo, tutta la forza della Pasqua!”. Tanti auguri a voi tutti >>.

San Severo lì, 19 aprile 2019

Venerdì Santo

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