San Giovanni Rotondo / Dimessi i 4 gemelli nati il 27 maggio

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Maria Francesca, Luigi, Antonio e Nicole stanno bene, pesano più di due chili e ieri pomeriggio hanno lasciato Casa Sollievo dopo più di due mesi di ricovero


Dopo due mesi e 3 giorni di ricovero in Terapia Intensiva Neonatale, i quattro gemelli – Maria Francesca, Luigi, Antonio e Nicole – oggi pomeriggio torneranno finalmente a casa a Foggia, con mamma Maria Laura e papà Michele. Per loro sono stati dei giorni difficili, pieni di paure e di ansie, che resteranno solo un ricordo.

I 4 piccoli, nati in Casa Sollievo della Sofferenza il 27 maggio dopo il “trasferimento in utero” (modalità protetta) di Maria Laura dall’Ospedale di Foggia, pesavano dai 900 ai 1.200 grammi. Oggi pesano più di due chili tutti e quattro, sono in buone condizioni di salute e possono finalmente lasciare l’Ospedale. «Sono stati giorni difficili – ha detto papà Michele – non possiamo negare di aver avuto paura, la Terapia Intensiva è un reparto delicato. Qui siamo stati accolti bene sin dall’inizio. Volevo ringraziare il primario e tutto lo staff del reparto che si sono presi cura dei nostri figli come se fossero i loro». Felicissima mamma Maria Laura, «i nostri figli sono una gioia immensa, non vediamo l’ora di essere a casa tutti e sei. Ci siamo già organizzati con i nonni e gli zii. Una mano ciascuno e ce la faremo».

«Voglio complimentarmi innanzitutto con i genitori – ha sottolineato Pier Paolo Cristalli, direttore dell’Unità di Neonatologia-TIN di Casa Sollievo –. Sono stati molto presenti, attenti e hanno affrontato questa lunga degenza in Terapia Intensiva con un incredibile ottimismo e forza di volontà. Mi sento di ringraziare anche tutta l’equipe della Neonatologia-TIN che dirigo, perché sono stati tutti molto professionali, in particolar modo le infermiere che con le loro meticolose attenzioni rendono possibile questi risultati. Quando vorranno saremo sempre disponibili e ci rivedremo ai controlli programmati per il follow-up dei prematuri».—Congratulazioni Maria Laura e Michele. Noi ci saremo sempre, ma adesso tocca a voi. E alle nonne. Ai nonni. Alle zie. Agli zii. 🙂 E a chiunque voglia dar loro una mano. Fatevi sotto!