“Se ne e’ valsa la pena? Sicuramente si.

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E.P. e’ una ragazza di San Severo che ha scelto di fare l’infermiera lontana da casa. Oggi ha raccontato la sua esperienza sulla sua pagina facebook. Pensiamo sia una testimonianza toccante di cui la nostra citta’ deve essere orgogliosa e che va letta:

“Ho 23 anni e sono un’infermiera di malattie infettive a 485km da casa. Quando ho accettato questo incarico in piena emergenza sapevo di immergermi in una realtà quasi sconosciuta, ma allo stesso tempo così travolgente da cambiarmi per sempre. È dura sia emotivamente che fisicamente, si lavora con la testa e tanto cuore, si è di fronte alla vita e alla morte. Lavoriamo immersi in queste tute che fanno sudare e rendono difficile ogni movimento. Rischiamo ogni giorno è vero, ma non siamo gli eroi del momento, non è una missione la nostra .. ma un lavoro che abbiamo scelto di fare da sempre e per sempre. Sono consapevole di non essere più la stessa perché grazie ai miei pazienti sto riscoprendo il valore di piccoli gesti che prima venivano dati per scontati. Queste persone qui,non hanno solo fame d’aria a causa di problemi respiratori, ma hanno fame di cose belle, di sguardi, di sorrisi ed emozioni.. Sono soli, noi siamo la loro unica valvola di sfogo e allora quando entri in stanza iniziano a raccontarti la loro vita.. c’è chi aspetta una nipotina, chi doveva accompagnare sua figlia all’altare e chi avrebbe voluto stringere ancora la mano di sua moglie. Ad oggi ho capito quanto sia importante tornare a casa e trovare i propri genitori sul divano, fare una chiamata di più al proprio fidanzato, abbracciare i propri fratelli, regalare sorrisi e strette di mano. Quando tutto questo finirà, la prima cosa che farò non sarà un viaggio o una serata in discoteca, ma prenderò il primo treno per poter riabbracciare ancora una volta la mia famiglia. Se dovessero chiedermi ‘ne è valsa la pena’? Risponderei sicuramente di sì. “