Mega compostaggio: “La maggioranza finge di non volerlo e crea solo rotture”

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Il 1 giugno l’opposizione ha presentato la richiesta per convocare il consiglio comunale e per approvare una nuova delibera a seguito della sentenza del TAR Puglia che dava ragione alla società Saitef e dopo l’inerzia della maggioranza che sul punto stranamente non convocava il consiglio. 

Ebbene la sfrontataggine non ha mai fine e dunque oggi, come per magia, la maggioranza inserisce un accapo con una “sua proposta di delibera” che ancora una volta aiuta la società Saitef. 

Non servono maghi o scienziati per capire che se l’opposizione fosse stata ferma non avrebbero mosso un dito ma che adesso, dopo la richiesta,   voteranno una “loro delibera” senza aver provato a dialogare con l’opposizione magari cercando una soluzione condivisa attraverso l’approvazione di emendamenti. 

Il dato politico rilevante è che in un clima di infantilismo e scorrettezza politica come questo risulta difficile qualsiasi discussione costruttiva, presi come sono, a dimostrare che “cercheranno di salvare la patria ma se non riusciranno la colpa sarà degli altri” ma soprattutto presi, come sono, a non scontrarsi frontalmente con la Saitef. 

La realtà è che c’è chi realmente lotta per evitare la costruzione di quell’impianto sovradimensionato  e chi invece finge di ostacolarlo. 

Ma la scorrettezza non finisce qui e la maggioranza non consente nemmeno un consiglio comunale in aula ( con misure di stanziamento) ma sceglie il consiglio comunale da remoto e quindi in teleconferenza, frustando il dialogo politico su un tema in cui si gioca il futuro della città. 

Ciò mentre in tutta Italia si torna alla normalità. Già questo la dice lunga sulla enorme coda di paglia. 

Ebbene Detesto l’ipocrisia e la presa per i fondelli ai cittadini e pertanto non smetterò mai di sostenere che se Miglio non avesse dato il via libera nel 2015 e da Presidente di provincia non avesse avallato quello scempio, oggi non staremmo in questa condizione. 

Mi viene da pensare a quel detto popolare napoletano “la Basilica di Santa Chiara, prima la fecero saccheggiare dai ladri e poi decisero di costruire le porte di ferro” 

Non è ravvedimento operoso, è stupidaggine e mala fede. 

Il consigliere comunale F. I. 

Avv Rosa Caposiena