IL TRIONFO DELLA DEMOCRAZIA.

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Note dolenti ci spingono a bacchettare politici incapaci di affrontare problematiche irrisolte da decenni. Le conseguenze hanno prodotto lo “stallo” e chissà ancora cosa ci attende. Il Movimento d’opinione “Alleanza Popolare”, dato il momento straordinario in cui verte il Paese, esprime considerazioni non di parte, distanziandosi dalla politica rappresentata nell’attuale Parlamento Italiano. Lo fa attraverso una critica secca, talvolta sardonica. Come è noto, il Governo Conte 2 ha posto fine al suo mandato per motivi che ci esimiamo da esporre. Una campagna massiccia dei “media” ha glorificato l’ascesa in campo, già programmata da tempo, di Mario Draghi. Presentato all’Opinione Pubblica come il nuovo Soter, il nuovo Messia, il nuovo Salvatore del popolo, Mario Draghi fa parte , non da oggi, della schiera ristretta degli Arcangeli fedeli agli Dei della Finanza. Non ci soffermeremo più di tanto sul personaggio Draghi; non abbiamo di lui una grande considerazione per i suoi pregressi legati al mondo finanziario che troppi danni hanno arrecato ai meno abbienti. Iniziamo pertanto la nostra disamina sul momento politico degli attuali Partiti più rappresentativi del Parlamento Italiano. Forza Italia. E’ evidente che i parlamentari forzisti abbiano il terrore di andare a elezioni anticipate. Facendo due conti passerebbero dal 14 % del 2018 al 6 % se si considerano i sondaggi. Inoltre, con il taglio dei Parlamentari, non affermiamo che i forzisti scomparirebbero del tutto, ma la loro rappresentatività risulterebbe piuttosto esigua. Berlusconi , volente o no, ha dovuto cedere alle pressioni dei suoi “eletti”. Appare strano , ma non troppo diremmo, l’atteggiamento benevolo del “Cavaliere” verso l’ex Governatore della BCE Mario Draghi, il quale affossò con la famosa lettera il Governo Berlusconi. Renzi. Qualcuno ha dei dubbi sulla strategia del fu Matteo presidente del Consiglio? Ha voluto disfarsi machiavellicamente dei suoi nemici cominciando con Salvini dopo la caduta del primo Governo Conte, proseguendo con il Giuseppi del Conte2 facendolo cadere, scompaginando i Cinque Stelle , ridicolizzando il PD e accettando senza se e senza ma un Governo nascente Draghi. Il messaggio è chiaro: ”Mario, fai ciò che vuoi. Io ho raggiunto il mio obbiettivo, vendicarmi”. La Lega e Salvini. Fine dell’Opposizione. Finché il Matteo leghista è stato sull’Olimpo nei sondaggi, tutto bene. Appena è calato nei sondaggi, eccolo schiacciato dai suoi nemici interni al Partito. Strategia per portare scompiglio nella Maggioranza di Sinistra? Mah, forse è cosi e forse non è cosi. Resta il fatto che il numero dei suoi elettori calerà ancora e di ciò si avvantaggerà la Meloni. C’era una volta la “Lega di lotta”, la Lega sovranista, populista, negazionista, fascista e chi ne ha più ne metta. D’altronde, se l’aspirazione resta quella di governare un Paese allo sfascio, deve di forza aderire alle richieste di chi effettivamente governa in Europa, la Potente Commissione Europea, braccio armato della Elite Finanziaria Mondiale, nonché componente della Santissima Trinità meglio conosciuta come la “ Troika”. Fratelli d’Italia e la Meloni. In Italia l’acclarata Democrazia ha vinto su tutti i fronti, ha persino cancellato l’Opposizione brutta, sporca e cattiva, tanto per parafrasare il celebre film con Nino Manfredi. Il Partito della Meloni pare sia rimasto l’unico baluardo di un’opposizione sempre più isolata. Vero è che F.d.I. scaverà nel campicello della Lega sottraendone voti, ma ciò non basterà nel futuro per collocare il Partito tra i “buoni” aventi diritto a governare. Bene si è guardata la Meloni da denigrare il Santo Santissimo Draghi, Homo Sapiens Sapiens del Sistema. Non si sa mai, di questi tempi, è meglio essere prudenti, tutti cambiano opinione nel volgere di poche ore, vedi il Conte 2, perché non potrebbe accadere anche a F.d.I.?PD, PD. Messo in crisi dalla Lega rientrata tra i “buoni” con un “coupe de theatre”, non resta al PD che leccarsi le ferite, sperando che Draghi riesca a mettere in cantiere la piattaforma programmatica di Zingaretti, ancora da definire. Povero Zingaretti, crede ancora di tenere per mano il suo Partito, ci crede solo lui. Partito di Sinistra? La vera Sinistra si identifica con il suo attuale unico mentore Rizzo, dalle idee chiare ma fuori da tutti i giochi politici. 5 Stelle. Caos totale nel Movimento. Sono ormai dei perfetti governanti rientrati nella “normalità”. Terrorizzati anch’essi dalle elezioni che li vedrebbero penalizzati di ¾ dei Parlamentari. Ascoltare Grillo, Di Maio & C., rende bene l’idea di un cambiamento totale di quel progetto che aveva condotto il Movimento ad un passo dal governare senza alcun intermediario, qualora le intenzioni fossero realmente quelle. Qualcuno dei grillini, vedi Di Battista, tenta con un colpo di coda di ridare vigore e credibilità ad un Movimento lontano dal Popolo tradito per l’ennesima volta dalle promesse elettorali non mantenute. Degli altri piccoli Partiti non ci esprimiamo, li troviamo di scarso peso, utili solo a ricattare, quando è possibile, i grandi Partiti. E rieccoci a Mario Draghi. Mario dovrà congelare punti importanti della Politica nazionale per tenere coesa una coalizione governativa per sei mesi. Già, sei mesi per consentire al semestre bianco di impedire lo scioglimento delle Camere. Super Mario potrà così candidarsi al ruolo della Presidenza della Repubblica con il beneplacito della Politica, della Finanza e degli Italiani sempre pronti ad abboccare. E di quel che accadrà dopo? Boh, chi se ne frega, il futuro è sempre in movimento e poi…..è il trionfo della Democrazia.