Le dichiarazioni dei Portavoce del MoVimento 5 stelle, Mario Furore e Marialuisa Faro, sul raddoppio del tratto della linea ferroviaria, Lesina-Termoli.

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COMUNICATO STAMPA

“Ha finalmente preso il via, grazie al lavoro del Movimento 5 Stelle in questi anni al fianco del nostro sottosegretario Giancarlo Cancelleri la fase di progettazione esecutiva e di realizzazione del raddoppio del primo lotto, tra Lesina e Ripalta, della linea ferroviaria adriatica. È una notizia storica perché, finalmente, si elimina questa specie di collo di bottiglia, che rende un inferno la vita degli utenti, migliorando così la qualità del servizio lungo la Dorsale adriatica, nella direttrice Lecce-Bologna. Il tutto non perdendo di vista la cosa più importante: la tutela ambientale”.

Così in una nota l’europarlamentare del MoVimento 5 stelle, Mario Furore e la parlamentare, Marialuisa Faro.

“Il raddoppio (circa 7 chilometri sui 32 complessivi tra Termoli-Lesina, verrà realizzato con un viadotto a 47 campate. Ciò rappresenta una vera svolta per il territorio perché permetterà di superare, per la prima volta, l’annoso problema degli allagamenti della linea ferroviaria dovuti alle esondazioni del fiume Fortore. I lavori hanno un valore di 106 milioni di Euro e saranno portati a termine nel 2025. Gli addetti occupati a regime saranno 200. Un’attività che avrà un chiaro ritorno tanto sull’occupazione, quanto sulla crescita e lo sviluppo per le imprese locali coinvolte nel cantiere”.

Ma, in un periodo così particolare per la nostra Italia, si ha necessità, oltre che il dovere, di fare la politica in modo serio, responsabile e, soprattutto, si deve comunicare il modo trasparente e lineare, senza mettersi le medaglie in petto.

“Massimo Casanova, europarlamentare della Lega ha avuto il coraggio di spacciare, in questi giorni, come vittoria leghista il parere positivo espresso dalla Commissione Tecnica VIA sull’intervento infrastrutturale di raddoppio dei binari ferroviari nel tratto Termoli-Lesina, tra il Molise e la Puglia: Non diciamo fesserie! – hanno evidenziato Furore e Faro – La Commissione Tecnica è indipendente dalle dinamiche governative, ed è stata formata per altro in un periodo in cui l’allora ministro era Sergio Costa, quando la Lega era orgogliosamente all’opposizione: quindi, prima della nascita del governo Draghi.

Sempre la Lega accusava noi del M5S di voler bloccare l’opera semplicemente perché cercavamo di far coesistere l’infrastruttura con la sostenibilità ambientale (tema che, come sapete, per noi è centrale in tutti i settori)”.

Le conclusioni di Faro e Furore:

“Troppo comodo arrivare ora e prendere meriti che non sono propri. Questa è la differenza tra chi fa, chi ogni giorno s’impegna, e chi è abituato solo a parlare”.

Foggia lì, 2 aprile 2021