Caposiena: Niente retorica ma il video è un pugno nello stomaco

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2017

Non è la solita retorica ma Il servizio di Striscia la notizia è stato veramente un pugno nello stomaco oltre che allo zigomo di Brumotti. 
Partiamo dall’assunto che lo spaccio di droga è noto in certi quartieri a San Severo così come in ogni città d’Italia, compresa Bolzano. 
Ora, un conto è saperlo, supporlo e un conto è vederlo con quelle immagini.  Ma soprattutto un conto è vedere servizi giornalistici sullo spaccio di droga in Colombia e un conto è saperli girati dietro casa nostra. 
A me ha fatto un enorme effetto. 
Detto questo, l’analisi parte da una spaccatura sociale profonda. È mancato, probabilmente da sempre, un progetto sociale mirato. Mancano le azioni di prevenzione, di recupero, di inserimento. 
Alcune zone della città sono state colpevolmente ghettizzate invece di essere abbracciate dalla tutte le altre. 
Faccio l’esempio più recente. Gli eventi estivi non hanno visto un solo intervento nelle periferie. Tutte in piazza Municipio. L’inclusione sociale è anche questo. 
C’è sempre stata un certa miopia amministrativa che con la crisi economica, lo spopolamento e l’acuirsi del fenomeno criminoso è diventata imperdonabile. 
L’errore più grande è stato quello di ignorare, fingere che non esista, una realtà sociale che si nutre di valori sbagliati perché non ne vede altri e non intervenire. 
Le forze di polizia fanno già miracoli e non me la sento di fare nemmeno una minima critica. E ringraziamoli ogni giorno per come sono costretti ad operare rischiando  la propria incolumità. 
Il punto è che il pressapochismo politico, vuoto e roboante, non è più accettabile, che lo Stato deve dare maggiore attenzione al nostro territorio,  e che di Brumotti ne vorremmo uno al giorno fino a far cambiare la musica. 
Così certa gente potrà mostrare i genitali  solo all’urologo.

Consigliere comunale FI  Rosa Caposiena