Il poeta sanseverese Niro:” Se fossi stato a Roma avrei partecipato alla manifestazione”

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Io il #greenpass ce l’ho. Da artista ho dovuto decidere se rischiare di morire di #vaccino o di #fame ed ho fatto la mia scelta. Ma non mi piace l’idea di fare da #cavia ad un vaccino sperimentale per il quale lo #Stato ha deciso di scaricare tutte le responsabilità su di me, su di noi.

E sono ancora più contrario al green pass, uno strumento ipocrita e discriminante. Fossi stato a #Roma, ieri, molto probabilmente avrei preso parte alla manifestazione #nogreenpass.

Ho letto che erano in diecimila, ieri. A devastare la sede della #Cgil non erano in diecimila. A riprendersi Roma non erano in diecimila. Io non c’ero, lo ripeto, ma sono sicuro che i 9.970 che hanno manifestato ieri siano persone con un alto senso critico e con un forte senso di libertà. Probabilmente molti di quei 9.970 credono che Roma sia di tutti e che vada protetta, tutelata, rispettata. Sono sicuro che molti di quei 9.970 siano addirittura iscritti alla CGIL e che quelli che non sono iscritti ne portino rispetto.

Quindi, vi prego, scindiamo i manifestanti no-green_pass dai fascisti. Non mischiamo le cose. I fascisti restano fascisti e si sono comportati da fascisti – infami – che hanno utilizzato una manifestazione legittima per nascondersi e, ai quali, addossare le loro responsabilità.

Quindi quei 9.970 sono vittime di quei 30. In linguaggio giuridico potrebbero essere definiti e costituirsi “parte civile”.

I fascisti vanno arrestati, ma non solo ora.

E anche cercare di dare la responsabilità morale di quei 30 (che sono semplicemente fascisti) a #Cacciari o ad #Agsmben è un atteggiamento fascista, attenzione! Quei 30 si sono mischiati a quei 9.970, usandoli. Ora voi state usando quei 30 per fare fuori, moralmente, quei 2. Ma quei due (che secondo me hanno ragione) non vanno criminalizzati, ma ascoltati. Perché la democrazia dovrebbe essere questo.

(post di Raffaele Niro)