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Noi cittadini di San Severo 

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Dopo aver riflettuto a lungo se tornare ad esprimermi attraverso la stampa locale, mi chiedo se servano a qualcosa poche righe messe giù che vanno probabilmente a perdersi  nell’oceano delle opinioni espresse da cittadini come me. Come semplice osservatore degli accadimenti sanseveresi constato, sempre più deluso, il senso civico alieno che pervade noi cittadini sanseveresi. Molti lettori, anche giustamente, non saranno d’accordo con quanto, tuttavia  considerino la mia come opinione personalissima. Coloro che mi conoscono sanno che da diversi anni rivolgo critiche costruttive alle amministrazioni vecchie e nuove della nostra città. Non essendo in possesso di potenzialità mediatica, i miei appelli sono andati a perdersi nel grande armadio dell’oblio, stracolmo di buone intenzioni sigillate e mai prese in considerazione. Ho tentato di dialogare con vari politici locali e non solo ma ahimè, si sa, “non c’è peggior sordo di chi non vuole ascoltare”. E allora, in alternativa, ho intrapreso la via del dialogo con i cittadini. Peggio che mai! Sordi, muti e ciechi! E si, amici concittadini, lo ribadisco, sordi, muti e ciechi! Questa quasi totale assenza dei cittadini sanseveresi dalle discussioni di stampo sociale, politico ed economico, ha reso possibile la caduta verticale dello stato comatoso in cui verte il nostro paese. Infatti si fa fatica, da sempre, a parlare con la gente, presa troppo spesso da argomenti e comportamenti futili veicolati da programmi tv spazzatura e da un’informazione quasi tutta uniformata imposta dal mainstream compiaciuta dai risultati ottenuti attraverso la manipolazione. Naturalmente esistono delle eccezioni e vi sono giornalisti non asserviti al sistema propagandistico. Bene, ma dovrei scrivere male. Torniamo al punto. In altre note dolenti già espresse nel recente passato, ho elencato i tanti mali che affliggono San Severo da vari lustri. In questi ultimi mesi mi sono reso osservatore del comportamento dei residenti locali. Per quanto concerne le attenzioni rivolte allo stato della nostra cittadina, ho dovuto purtroppo annotare atti vandalici sempre più frequenti, talvolta violenti, verso persone, animali e cose. Verificata l’impotenza delle amministrazioni incapaci di risolvere anche parzialmente le problematiche riguardanti il buon comportamento civile di noi cittadini, non sarebbe ora che ci rendessimo conto che talune pessime abitudini andrebbero abbandonate e quindi arrestare una deriva che evolve ineluttabilmente verso una patologia cancerogena? Insomma, a volte mi pare di vivere nel Far West e diciamo a volte per non dire costantemente. Da oltre due mesi, per fare un esempio, vedo che la gente non s’accorge del nostro coinvolgimento attivo nella guerra in Ucraina. Pare che l’aumento esponenziale dei servizi, delle materie prime e degli alimentari non ci riguardi e che il tenore di vita rende difficile l’adeguamento alla sopravvivenza. Si avverte in giro un’aria di sufficienza, d’un modo di dire: “e camma fa”? Si nota un’eccessiva frenesia al divertimento, ma il divertimento comporta l’osservanza del saper vivere correttamente, rispettando quei vincoli che consentono il rispetto altrui e di tutto il resto. Nei prossimi giorni si svolgerà la tradizionale Festa della Madonna del Soccorso. Facciamo pertanto attenzione a non eccedere in comportamenti puerili. Probabilmente queste note finiranno con l’infastidire alcuni o che non vengano prese sufficientemente in considerazione o relegate nell’armadio dell’oblio. Vorrei che tanti concittadini si esprimessero altrettanto con le proprie opinioni, manifestandole nei quotidiani e nelle assemblee popolari. Se iniziamo a farlo tutti insieme, forse non è troppo tardi per raddrizzare il percorso che ci sta indirizzando verso l’Orizzonte degli Eventi.

di Pietro Albanese

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