SOCCORSO 2023: LA CERA SI CONSUMA E LA PROCESSIONE NON … PARTE PROPRIO

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Siamo a metà maggio, dovrebbero essere quasi completati i preparativi per la Festa Patronale in onore di Maria Santissima del Soccorso, ma impazzano polemiche e si registrano gravissimi ritardi sull’organizzazione.

Le presunte motivazioni che hanno portato a questi ritardi sono oramai ben note, ma quello che emerge con chiarezza è che Miglio e la sua pseudo maggioranza, “ondivaga e ballerina”,  si “tengono prigionieri”: l’approvazione del bilancio spaventa entrambe le parti in causa, ben sapendo che per i più sarà l’ultimo e, di conseguenza, la fine della loro “prestigiosa esperienza politica” di Consiglieri comunali.

Le spese le fanno naturalmente i cittadini e i fedeli che per l’ennesima volta si trovano di fronte all’incertezza della migliore organizzazione e riuscita della tanto attesa Festa che, more solito, viene affidata per lo più all’intraprendenza di tutti coloro che veramente la tengono a cuore. 

L’attuale Assessore al Bilancio e alla programmazione Leonardo Irmici, evidentemente, neppure sa cosa voglia dire la parola “programmazione”, sì da costringere, nella fattispecie, qualche altro settore comunale, al ricorso alla “somma urgenza” per stanziare le prime e, riteniamo, inadeguate risorse finanziarie, con dispendio di tempo ed energie da parte dell’incolpevole apparato burocratico comunale.

Intanto, in questo “vaudeville” degno delle peggiori comiche in bianco e nero, la maggioranza che occupa Palazzo Celestini, incurante della deriva amministrativa che ha contribuito, negli ultimi nove anni, a ridurre la città in un deserto, perde tempo nella perenne realizzazione di “selfie” con i quali inondare i social, nella “programmazione di eventuali andate e ritorni nel centrodestra” in vista delle prossime elezioni amministrative, invece di tenere a mente l’esistenza di un “Piano strategico” relativo alla Festa Patronale, proposto da alcuni  consiglieri comunali di minoranza dell’epoca e votato all’unanimità dal Consiglio comunale l’8 ottobre 2018 in adunanza aperta alla cittadinanza. 

Il “Piano Strategico” doveva essere uno strumento che, con congruo e doveroso anticipo, al fine di evitare negligenze e problemi di qualsivoglia natura, avrebbe definito e regolato tutti gli aspetti organizzativi della Festa: da quello religioso al commerciale passando per il fieristico, dalle infrastrutture necessarie alla sicurezza e all’ordine pubblico, non dimenticando l’accoglienza dei turisti, il contributo partecipativo delle associazioni e gli aspetti ludici e dello spettacolo. 

Il “Piano strategico” prevedeva  che, per tempo e non in prossimità dell’evento, si doveva istituire il tavolo tecnico-istituzionale al quale far partecipare, nell’ordine: Regione e Provincia, uffici comunali interessati, associazioni di categoria locali, istituzioni religiose, rappresentanti delle imprese pirotecniche, associazioni di volontariato e Protezione Civile, comitati organizzatori compresi quelli dei Fujenti, MiBACT, GAL, Università di Foggia e rappresentanti Unesco.

Allora chiediamo all’Assessore al Bilancio e alla Programmazione, che per FORNIRE il suo professionale e prestigioso contributo a codesta Giunta comunale non esitò a lasciare il Centrodestra, nelle cui fila era stato eletto, per passare nelle fila della maggioranza di Centrosinistra, che fine ha fatto la programmazione deliberata dal Supremo Organo Istituzionale Cittadino? La stessa domanda, naturalmente, la poniamo all’Assessore Celeste Iacovino.

Caro Sindaco Miglio, ci auguriamo che gli Assessori Irmici e Iacovino, da Lei fortemente voluti e sostenuti, non facciano sciogliere tutta la cera prima ancora che abbiano inizio i festeggiamenti della nostra Santa e Amata Patrona.

SAN SEVERO, 12 maggio 2023                                                        

Fratelli d’Italia                          

 Il Coordinamento cittadino