Farmaci più Cari se acquistati di notte Supplemento da 7.50 a 10 euro in più.

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Farmaci più cari se acquistati in farmacia di notte, con i cittadini che saranno costret­ti ad un esborso sempre più one­roso. Raddoppiano infatti le tariffe per l’acquisto dei medicinali nelle farmacie in orario notturno: il supplemento passa cioè da 3,87 eu­ro a 7,50. La novità è prevista dal decreto ministeriale del 22 settem­bre, pubblicato in gazzetta ed in vigore dal 9 novembre. Un aggravio per le tasche dei cittadini, che sarà ancora maggio­re nei piccoli comuni dove il supplemento passa a 10 euro. Sempre nei piccoli comuni, inoltre, per i medicinali acquistati durante il servizio di turno a battenti chiusi, anche di giorno il cittadino dovrà pagare un supplemento pari a 4 euro, il doppio rispetto a quanto pagato sinora.
«L’aumento a prima vista – sot­tolinea il presidente di Federfarma Marco Cossolo – può sembrare consistente, ma va considerato che l’ultimo aggiornamento risa­liva al 1993». Ai sensi del decreto 22/9/2017, precisa infatti Federfarma, nei piccoli comuni «per le dispensazioni di medicinali durante il servizio di turno a battenti chiusi o a chiamata è prevista l’ap­plicazione di un diritto addizio­nale pari a euro 4 durante il turno diurno ed a euro 10 durante 0 tur­no notturno». Durante il turno notturno a battenti chiusi, precisa l’associazione, «il suddetto impor­to addizionale non è tuttavia dovuto dal cittadino ed è a carico del Ssn per le prescrizioni in regime di Ssn rilasciate dalla guardia me­dica o per le ricette Ssn sulle quali il medico abbia precisato il carat­tere di urgenza».
Il decreto che modifica la tariffa nazionale regola anche la remu­nerazione delle preparazioni galeniche. Rimasta immutata per circa venticinque anni, rileva Federfarma, «era ormai insufficien­te a remunerare l’atto professio­nale del farmacista». Duro il commento del Codacons: si tratta di una «ignobile spe­culazione sullo stato di necessità dei cittadini. Chi acquista farmaci in orari notturni non lo fa per divertimento, ma perché si trova in un evidente stato di necessità. Non può essere penalizzato».