Mattinata, Vieste, Monte S. Angelo/ perquisizioni nei confronti di esponenti della mala.

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Decine di pattuglie della Polizia sono state impegnate nella giornata di venerdì per un servizio straordinario di controllo del territorio che ha riguardato Vieste, Monte Sant’Angelo e Mattinata. Il servizio di controllo è stato organizzato «nell’ambito della “giornata della sicurezza” dedicata al raggiungimento di una serie di obiettivi con l’impiego di agenti del “gruppo Gargano” di cui fanno parte agenti della squadra mobile e colleghi del commissariato di Manfredonia; Reparto prevenzione crimine; Polizia stradale del distaccamento di Vieste e con l’utilizzo di cani antidroga e di un elicottero» si legge nella nota diffusa dalla Questura. A Vieste gli agenti della Polstrada hanno trovato avvolti nel cellophane 6 proiettili per pistola calibro 44 Magnum: il rinvenimento è avvenuto su corso Tripoli nella zona del porto, la stessa strada teatro dell’omicidio di Antonio Fabbiano, il ventiquattrenne ferito da colpi di mitra la sera del 25 aprile scorso e deceduto poche ore più tardi nell’ospedale di San s Giovanni Rotondo. Nell’ambito dei controlli la Polizia ha eseguito 19 perquisizioni domiciliari nei confronti di persone ritenute legate alla criminalità garganica e controllati i detenuti agli arresti domiciliari. La «giornata della sicurezza» è stata anche l’occasione – si legge ancora e nella nota della Questura – per eseguire a Mattinata un provvedimento di chiusura temporanea per un mese di un circolo privato, «Il fìlotto Mattinata». Il questore ha disposto la sospensione per 30 giorni delle attività del circolo «perché in seguito a molteplici controlli effettuati» dicono i poliziotti «è risultato essere i frequentato da numerosi pregiudicati, alcuni dei quali appartenenti alla criminalità organizzata garganica: il circolo è munito di 3 telecamere per videosorveglianza interna ed esterna, il magazzino è stato trasformato in sala giochi. La sede del circolo è la stessa del circolo “amici del biliardo” già sospeso nel dicembre del 2016, con successiva revoca da parte del sindaco dell’autorizzazione amministrativa per bevande e alimenti».