Borraccino: “Assegni di cura, si proceda ascoltando anche le famiglie degli ammalati”

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Comunicato stampa del consigliere regionale di Sinistra Italiana/Liberi E Uguali Mino Borraccino.
“Nonostante l’istituzione del Tavolo tecnico per le disabilità, creato per individuare i criteri e i termini del nuovo bando per l’assegno di cura, infatti, dobbiamo constatare la staticità che continua a persistere su queste problematiche sociali.
La riunione tenutasi lo scorso 24 luglio ha prodotto poco, mentre proprio da questo mese migliaia di malati gravi non autosufficienti rimanevano senza assegno di cura. A nulla purtroppo sono valse le numerose manifestazioni di protesta fatte in questi mesi dagli ammalati e dalle loro famiglie, affinchè fosse prestata attenzione all’enorme disagio vissuto quotidianamente da questi nostri concittadini, per i quali esiste a sostegno un Fondo nazionale, ma purtroppo la problematica appare ancor più grave dell’anno scorso. Restiamo basiti dall’approccio col quale viene affrontato il tema. Chiediamo pertanto al presidente Emiliano e all’assessore al Welfare Ruggeri impegni precisi per le problematiche di queste famiglie, poichè occorre riconoscere loro un diritto che è quello alla vita, quando la sofferenza purtroppo la mina. SI/LeU è al loro fianco condividendo le loro preoccupazioni presenti e future.
Confidiamo nella prossima riunione del tavolo tecnico per le disabilità del prossimo 2 agosto, per avere degli aggiornamenti positivi circa le modalità che verranno adottate per superare le criticità che le associazioni dei malati gravissimi non autosufficienti evidenziano. Occorre semplificare la farraginosità della domanda che risulta essere inaccessibile non solo a causa dell’uso imposto della PEC, ma anche per la procedura che lo scorso anno ha indotto in errore circa 6/700 potenziali beneficiari, ignari di aver lasciato la propria domanda on line in “bozze”.
Per snellire le procedure basterebbe avvalersi dei dati in possesso delle ASL, collegando il sostegno ai pazienti già in ADI I-II-III; Servirsi di una valutazione anagrafica degli ultimi beneficiari, finalizzata a considerare anche la fragilità socio-economica delle famiglie.
È imprescindibile studiare modifiche per snellire le procedure della gigantesca macchina burocratica per la gestione delle pratiche di questa importante misura sociale che è l’assegno di cura”.

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