Puglia, la migliore regione italiana a spendere i fondi europei, un esempio da seguire”

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IL PRESIDENTE EMILIANO INCONTRA LA COMMISSARIA UE CRETU: “PUGLIA LA MIGLIORE REGIONE ITALIANA A SPENDERE I FONDI EUROPEI, UN ESEMPIO DA SEGUIRE”.
Impegnati già due terzi del budget, al di sopra della media italiana ed europea.

Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha incontrato oggi nel suo ufficio la Commissaria UE alla Politica regionale Corina Cretu, in visita in questi giorni in Italia, per parlare del ruolo della politica di coesione a favore dei territori, di utilizzo dei fondi europei in Puglia, della programmazione 2014-2020 e della preparazione alla programmazione dopo il 2020.

“Voglio dare il benvenuto alla Commissaria Corina Cretu – ha detto il presidente Emiliano – ringraziarla per la sua presenza e soprattutto per le bellissime parole che ha pronunciato sulla Puglia. Lei ha dimostrato in questo modo di avere compreso quanto per noi sia importante il riconoscimento degli sforzi che stiamo facendo in questi anni per essere la migliore delle regioni italiane nella spesa dei fondi europei. Questo lo devo ai tanti miei collaboratori che ringrazio, ma anche ai funzionari del ministero italiano che ci aiutano sempre e che fanno insieme una squadra capace di ottenere questi risultati. Noi siamo al fianco dell’Unione europea, della Commissione e del Governo, perché la rinegoziazione del piano di sostegno europeo non abbandoni le politiche di coesione. Siamo convinti che le politiche di coesione siano necessarie e debbano far parte anche del prossimo quadro di coesione. Come componente del Comitato delle regioni – che è uno degli organismi europei più importanti assieme al Parlamento europeo e alla Commissione – noi abbiamo concordato tra tutti i membri di sostenere questo sforzo della Commissaria Cretu e del Presidente Junker, perché il Piano di coesione caratterizzi anche il futuro dell’Unione Europea.

L’Unione europea in Puglia troverà sempre una sua casa speciale, una casa dove – come ha fatto Papa Francesco – è possibile parlare anche con soggetti che proprio europei non sono ma che fanno parte comunque della nostra cultura, come il Presidente Putin che è di casa qui a Bari, come i patriarchi delle Chiese ortodosse che sono di casa qui a Bari, e soprattutto come tutti i popoli del Mediterraneo senza distinzione di sesso, di razza o di religione che in Puglia sono di casa. Corina Cretu è una persona molto attenta al messaggio nicolaiano e in particolare a San Nicola.
Ultimamente ho dovuto ricordare che il santo più importante di Puglia ha la pelle nera. Siccome la commissaria Cretu è spesso da San Nicola qui a Bari, volevo dirle questo: per noi non è solo un fatto meramente religioso, che pure basterebbe, ma è anche una convinzione profonda che l’Unione europea è quel luogo di civiltà, di equilibrio, di moderazione, dove si costruisce la pace nel rispetto di tutte le altre persone e possibilmente dando una mano a chi ha bisogno in tutti i modi possibili. Alle volte bisogna salvarli in mare, alle volte bisogna dare loro un Paese dove possano vivere vedendo rispettati i propri diritti, altre volte bisogna fare cooperazione internazionale e aiutare i loro Paesi. Tutte queste opzioni sono aperte, quello che non è possibile fare è costruire un’Europa che abbia paura degli altri, che abbia paura degli stranieri, che abbia paura delle persone che non conosce, perché viceversa la forza dell’Europa, che è il più grande mercato economico del mondo, sta proprio nell’essere piena di nazionalità, di culture e di religioni diverse ed è questo che ci rende apprezzati da tutti. Quindi lo sforzo che la Commissione sta facendo anche di contrastare i populismi è uno sforzo che la Puglia sosterrà in ogni modo possibile”.

“Sono molto lieta di essere a Bari per un confronto così importante – ha detto Corina Cretu – è stato molto utile l’incontro che ho avuto con il presidente Emiliano che ringrazio non soltanto per l’ospitalità ma anche per l’interessante dibattito che ho seguito. Congratulazioni a tutta la Puglia per gli ottimi risultati che sono stati ottenuti per decenni, il denaro investito è stato ben speso in termini di salute, posti di lavoro e non solo. Per questo nuovo periodo 2014 2020 stanzieremo 3,5 miliardi di euro per aiutare 5000 aziende, dare accesso alla banda larga a oltre 300.000 aziende e realizzare 70 chilometri di vie ferroviarie. Il Presidente Emiliano e la sua squadra mi hanno parlato di quanto è stato fatto nel campo della ricerca e dell’innovazione, operazioni chiave. Noi continueremo a lavorare, Unione europea e voi, mano nella mano per portare avanti quello che già è stato fatto, ovvero un’attuazione efficiente grazie ai fondi di coesione. Di solito si parla del Mezzogiorno come di un luogo che è pieno di problemi, ebbene la Puglia fa la differenza e sa insegnare a fare diversamente. Due terzi del budget della Puglia sono stati già impegnati, al di sopra della media italiana e anche europea: cosa dire di più, bisogna prendere soltanto esempio. Visiteremo oggi la Masmec, dove sono stati investiti 250 milioni di euro, che opera nel settore della robotica, dell’elettronica e del biomedico, sono esempi come questo che fanno splendere il talento della Puglia. Noi presenteremo più avanti il progetto pluriennale e siamo stati ben lieti di aver preservato i fondi di coesione, 373 miliardi di euro, e dopo i negoziati speriamo di poter continuare perché dobbiamo dimostrare il valore aggiunto che ci viene dalla Unione Europea.

Abbiamo anche lanciato l’iniziativa delle regioni del Mezzogiorno che restano indietro, ci sono delle regioni che malgrado tutti gli investimenti fatti non portano a casa i progressi attesi, soprattutto da noi, ecco perché abbiamo lanciato un piano d’azione nel sud e qui mi riferisco alla Calabria, alla Campania, alla Sicilia per cercare di migliorare la capacità amministrativa ovvero fornire assistenza agli enti locali perché possano fare meglio. Quando ho parlo di progetti che vanno fatti meglio intendo occuparsi di ricerca, sviluppo, di infrastrutture, un po’ come è stato fatto in Puglia ovviamente”.

Il confronto sulla prossima programmazione è particolarmente importante in questa fase, in considerazione del recente avvio del negoziato a livello europeo dopo la pubblicazione, il 29 e 30 maggio scorsi, delle proposte ufficiali della Commissione europea per i fondi strutturali (Fondo europeo di sviluppo regionale e fondo di coesione, Fondo sociale europeo, programmi Interreg, Set di regole comuni ai diversi fondi).

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