Ha vinto la macchina del fango.

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Cercare i responsabili della sconfitta del centrodestra solo in qualche pezzo della coalizione che non avrebbe remato abbastanza o addirittura avrebbe remato contro e’ fuorviante.

La verita’, nota a tutti, e’ che la maggior parte degli elettori si sono recati alle urne dicendo: “ Miglio e’ il male minore, perché si dice che dall’altra parte ci sono i delinquenti e si comprano i voti”.

Questo comune sentire è stato il risultato di una capillare campagna diffamatoria di una certa sinistra , che ha dimostrato di non avere rivali su quel terreno.

Aiutata anche da alcuni commentatori interessati che hanno alimentato professionalmente queste “voci”. Dicevano di vedere dappertutto “fantasmi” che compravano i voti, ma poi stranamente non si accorgevano di un “reale” albo pretorio utilizzato come bancomat elettorale: forse perché anche loro attingono in quella “mangiatoia”.

Sia chiaro: il centrodestra ha fatto certamente alcuni autogol, ma nessuno di essi giustifica il distacco abissale emerso il 9 giugno. Chi non capisce il ruolo che avuto la “disinformazione”, non ha capito nulla.

E’ siccome il “tradito” e’ sempre l’ultimo a saperlo, anche la Bocola ha capito in ritardo delle infamie velenose diffuse dai suoi avversari contro di lei. Alle quali poi la candidata del centrodestra ha deciso di rispondere per lo piu’ con il sorriso; strategia utile per conquistare in cielo il paradiso eterno , ma non certo sulla terra Palazzo Celestini.

Morale della favola: l’amministrazione Miglio, tra le più deludenti che si ricordino (altrimenti al primo turno non si sarebbe fermata al 30 per cento), contro ogni pronostico viene riconfermata per altri cinque anni.

E come sempre di tutta la campagna elettorale verra’ ricordato solo il risultato.

Amen.

REDAZIONE