Artigiani Uniti San Severo, lettera alle istituzioni

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Egr. sig. Sindaco, Avv. Francesco Miglio

 Egr. sig. prefetto dott. Raffaele Grassi

  Egr. sig. presidente Nicola Gatta

Egr. sig. Governatore Michele Emiliano

Illustrissimi dopo aver preso atto dell’inconsistenza degli aiuti destinati al nostro settore quello artigiano,abbiamo deciso di scrivervi questa missiva nella speranza che le istituzioni,quelli deputate a difendere i diritti dei lavoratori facciano qualcosa di veramente incisivo.

Con i vari DPCM ci aspettavamo di più,quanto meno maggiore rispetto, per un settore quello artigiano già messo a dura prova dalla crisi economica iniziata nel lontano 2006 e dalla quale non con poche difficoltà cercavamo di liberarci.

In buona sostanza darci la possibilità di accedere a prestiti ,seppur con tassi bassissimi non risolve la situazione economica di un settore già abbondantemente indebitato,e accedere a nuovi prestiti significherebbe ottenere nuova liquidità per pagare vecchi prestiti o mutui.

Abbiamo ricevuto la promessa di 600 € in parte disattesa per le imprese,successivamente rivalutate ad 800 € per il mese di Aprile,ma questi non risolvono certamente i problemi finanziari dovuti a questa nuova crisi sanitaria.

Siamo sempre stati definiti un motore indispensabile ,ma a questo motore serve carburante per andare avanti,servono aiuti concreti ,non chiacchiere, non certamente prestiti! quanto meno non solo quelli.

Ci sono stati rinviati i pagamenti delle tasse aziendali,come se spostando di qualche mese tali incombenze si risolvesse il problema sul come onorarli,ci si è limitati a pensare al momento,senza una chiara visione futura, senza che le richieste degli interessati fossero state prese in considerazione nonostante da più parti si è gridato all’insussistenza degli aiuti messi in campo.

In conclusione chi doveva concretamente darci un aiuto ci ha traghettato verso problemi futuri condannando migliaia di imprese alla chiusura,e al fallimento.

Noi chiediamo come unione di artigiani la presa in considerazione di alcuni punti imprescindibili per una seria ripresa economica :

  • Sospensione per l’anno 2020 degli studi di settore;
  • rivalutazione del contributo a fondo perduto,ad oggi alquanto insufficiente per il sostentamento;
  • condono tombale di tutte le tasse,per il periodo di sosta forzata,limitatamente a quelle imprese costrette alla chiusura;
  • condono tombale dei bolli auto ed assicurazioni per i mezzi destinati ad uso lavorativo per il periodo relativo alla sosta e limitatamente alle imprese sopra citate;
  • totale decontribuzione previdenziale per le nuove assunzioni, per una durata di 5 anni senza alcun limite d’età,questi per garantire una forte ed immediata ripresa economica post emergenza;

Disattendere tali richieste espongono il settore ad una crisi economica irreversibile e potenzialmente letale creando di fatti una sacca di malcontento difficilmente gestibile tale da non poter più garantire i servizi essenziali.

In fede gli artigiani uniti di San Severo

Immagine copertina dal web