Come tutti ben sappiamo il covid-19 ha apportato diversi cambiamenti nel vivere quotidiano. Con l’introduzione, propedeutica, di nuovi dispositivi di protezione, quali guanti e mascherine, oramai in uso a tutti; precedentemente in dotazione, solo ad alcune categorie professionali. Naturalmente vista la diffusione su larga scala di quest’ultimi, nasce l’esigenza di preservare l’ambiente cittadino, nel ritorno graduale, con le dovute cautele, in prospettiva di nuovi scenari futuri. Difatti la cosiddetta fase due, prevede per una corretta prevenzione, l’utilizzo dei d.p.i. in oggetto. Da qui l’idea d’installare o comunque aggiungere ai preesistenti, pratici e semplici raccoglitori, per strada, in modo da facilitare lo smaltimento, visto il massiccio uso che ne faremo. Fermo restando data la tipologia degli stessi di evitare, a ogni costo, un’incauta dismissione, nel momento in cui per necessità dobbiamo sostituire questi, fuori casa. Ovviamente per usi l’imitati alla gestione delle faccende ordinarie, l’ideale diverrebbe cambiare o indossare i dispositivi, prima di giungere a destinazione, nel proprio domicilio. Dicevamo, non grandissimi cambiamenti; in diversi luoghi della città, punti di raccolta, separati per categoria, con immagini reali che riproducono i vari prodotti, magari anche per varietà dei medesimi. Data la possibile natura infetta di quest’ultimi, dotare i contenitori al lato, o dove non attuabile, nei pressi, un dispenser con bustine in plastica, per dare modo d’inserire il dispositivo all’interno. A tal modo da evitare in caso di contatto accidentale o fuoriuscita, di poter eventualmente creare ulteriori danni, oltre quelli ambientali. A maggior ragione, evitando al contempo che potenziali veicoli di contagio, rimangano incustoditi. Anche nel pieno rispetto di coloro che successivamente dovranno raccoglierli. Cosi da fare della nostra città, esempio per tutti i comuni d’Italia, capofila nazionale dell’iniziativa. Un’idea questa, che può essere rielaborata nonché adattata; tenendo conte delle varie esigenze di ogni contesto specifico. Naturalmente le istituzioni fanno già il possibile; in un momento come questo che preclude, naturalmente, diverse priorità. Da parte nostra l’aiuto migliore rimane il buon senso.
Vincenzo Naturale
