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La RSA “Il Girasole” di Bovino è COVID free Tutti i 22 ospiti che, inizialmente, sono risultati positivi al COVID-19 e per i quali non è stato necessario il ricovero, sono guariti.

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Dopo la casa di riposo “Sacro Cuore” di Torremaggiore, anche la RSA “Il Girasole” di Bovino è COVID free.

Tutti i 22 ospiti che, inizialmente, sono risultati positivi al COVID-19 e per i quali non è stato necessario il ricovero, sono guariti.

Rimasti nella casa di riposo, i pazienti sono stati presi in carico dalla ASL Foggia.

Sottoposti ad un preciso protocollo di trattamento farmacologico approvato dalla Direzione aziendale, gli ospiti sono stati costantemente monitorati, grazie all’ausilio della telemedicina, dagli operatori sanitari della struttura di “Malattie dell’Apparato Respiratorio” (M.A.R.) dell’Ospedale di San Severo diretta dallo pneumologo Paride Morlino.

Sperimentato proprio durante l’emergenza sanitaria, il sistema di telemedicina associa l’utilizzo di app e strumenti digitali di uso comune e gratuiti, come Skype e WhatsApp, a quello di una cartella clinica informatizzata, con la quale gli operatori possono monitorare e condividere tutti i parametri clinici del paziente, compresa la terapia farmacologica in atto, rilevati da apparecchiature elettromedicali in uso al paziente.

I dati confluiscono può sorvegliare a distanza l’evoluzione del quadro clinico dei pazienti.

Nella RSA di Bovino (come nella casa di riposo di Torremaggiore) hanno operato, con regolare turnazione, anche gli infermieri del 118 della ASL che hanno assicurato la necessaria assistenza sanitaria, su base volontaria, per tutta la fase emergenziale più acuta.

Nella fase iniziale, inoltre, Universo Salute ha coadiuvato la ASL nella presa in carico dei pazienti, mettendo a disposizione il proprio personale sanitario a titolo gratuito.

Contemporaneamente, il Servizio di Igiene e Sanità Pubblica (S.I.S.P.) ha avviato un protocollo di sorveglianza attiva: attraverso telefonate quotidiane ai referenti delle strutture sono state monitorate giornalmente le condizioni di salute dei pazienti e del personale e trovato soluzioni per le criticità emerse.

Durante il periodo di trattamento, le condizioni cliniche degli assistiti in sorveglianza domiciliare sono andate progressivamente migliorando, sino alla completa guarigione.

L’assistenza integrata tra gli specialisti pneumologi, il Servizio di Igiene e Salute Pubblica (S.I.S.P.), gli infermieri e il personale interno alle strutture prese in carico, insieme alle tecnologie di telemedicina, ha permesso, infatti, la risoluzione dell’emergenza sanitaria direttamente in sede, senza ricorso al ricovero ospedaliero.

“Ringrazio – commenta il direttore generale della ASL Foggia Vito Piazzolla – tutti i nostri operatori con il cui contributo è stato possibile raggiungere questo risultato straordinario. Essere riusciti, insieme alle direzioni sanitarie delle strutture che abbiamo preso in carico, a tutelare il diritto alla salute di persone altamente fragili è motivo di orgoglio per tutta l’Azienda”.

Nella RSA di Bovino, come in tutte le strutture extra-ospedaliere territoriali presenti sul territorio provinciale, la ASL ha effettuato attività di valutazione degli aspetti strutturali e organizzativi, sulla base di un questionario predisposto dalla Regione Puglia.

In alcuni casi, sono stati stabiliti interventi di messa in sicurezza, in conformità alle indicazioni ministeriali e regionali ed effettuati successivi sopralluoghi di verifica.

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