San Severo,la citta’dove e’ negato il diritto all’istruzione dei bambini?

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San Severo e’ una delle poche città in Italia ( anzi in Europa!) dove anche le scuole elementari sono chiuse ormai da mesi.

Infatti dopo l’estate l’apertura delle scuole in Puglia l’avevano slittata al 24 settembre con la scusa delle elezioni regionali.

Non si capisce perché, nonostante la seconda ondata fosse prevista da tutti, i vertici regionali non si siano preoccupati di anticipare l’apertura delle scuole ai primi di settembre, come fatto in altre regioni, per consentire cosi’ ai bambini di recuperare almeno un primo mese di didattica in presenza.

A San Severo il sindaco ordino’ addirittura che l’apertura della maggiorparte delle scuole venisse posticipata al 28 settembre dicendo che andavano sanificate essendo state seggi elettorali.

Ma le elezioni regionali si erano concluse il 21 settembre, perché la sanificazione non è stata programmata per tempo?

Gia’ a fine ottobre Emiliano emette un’ordinanza che prevede la chiusura anche delle scuole elementari ( rimaste sempre aperte addirittura nelle zone rosse).

A seguito di un’ordinanza del Tar il governatore è costretto a riaprire le scuole primarie dal 7 novembre.

Ma Miglio con un’ordinanza le chiude di nuovo proprio dal 7 novembre al 11 novembre dicendo che alcune di esse andavano di nuovo sanificate.

Ma perché chiuderle tutte se andavano sanificate solo alcune?

E poi perche’ sospendere in quei gionri anche la didattica a distanza?

Dopo appena 15 giorni chiude di nuovo tutte le scuole elementari e non le riapre più.

In conclusione i nostri bambini nei 4 mesi dopo l’estate non hanno fatto neppure 4 settimane di scuola in presenza, mentre in quasi tutto il resto d’Italia (e d’Europa!) i bambini non hanno perso neppure un giorno di scuola.

Oltretutto nonostante da noi le scuole elementari siano rimaste praticamente sempre chiuse i contagi continuano ad aumentare piu’ che altrove; quindi anche un bambino capirebbe che il problema non erano certo le scuole primarie, ma forse i centri commerciali, gli assembramenti la sera, quelli davanti alle poste, nei mercati, l’assenza di controlli, etc.

Infatti in altre parti d’Italia con le scuole elementari aperte i contagi sono scesi e sono passate da zona rossa ad arancione o gialla.

Ma evidentemente a Palazzo Celestini hanno una task force di virologi che non hanno nel resto d’Italia e d’Europa .

In compenso da noi hanno speso circa 87000 euro per delle luminarie natalizie oscene e inopportune.

Ovviamente se negli ultimi anni siamo scivolati in fondo a tutte le classifiche d’Italia un motivo ci sara’…

(post di M.N.)