Il presidente del Movimento Consumatori Puglia Bruno Maizzi scende in campo per tutelare i cittadini Foggiani dal possibile aumento delle tariffe per i parcheggi pubblici

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Il presidente del Movimento Consumatori Puglia Bruno Maizzi scende in campo per tutelare i cittadini Foggiani dal possibile aumento delle tariffe per i parcheggi pubblici e si appella al Sindaco Franco Landella affinché venga istituito un tavolo tecnico con le associazioni dei consumatori e dei commercianti prima dell’approvazione di eventuali aumenti tariffari. 

“Attualmente l’aumento dei parcheggi nel centro urbano – spiega il presidente MC Puglia, Maizzi -, rappresenterebbe non solo un aumento di costi per le famiglie, ma anche un danno alle attività commerciali e di ristorazione alle prese con le chiusure dell’emergenza epidemiologica da Covid-19”. Infatti la bozza del Piano dell’Ataf presentato in Commissione Bilancio dal presidente dell’azienda, Giandonato Lasalandra prevede un aumento di 50 centesimi all’ora per i grattini e un maxi rincaro sugli abbonamenti, con quello della prima auto che lievita da 25 a 75 euro. “Tali aumenti ci sembrano inconcepibili – continua Maizzi -, in un momento storico come quello attuale anche nell’ottica di una programmazione urbanistica. Infatti si parla sempre più di rigenerazione dell’esistente per evitare la desertificazione dei centri storici ed evitare il consumo del suolo con l’ulteriore necessità di prevedere l’urbanizzazione delle estreme periferie. Come possono le famiglie e le giovani coppie sostenere costi così alti per parcheggiare le proprie auto in quelle zone centrali della città? Prima di addivenire ad un aumento di costi, infatti, andrebbero studiate con le associazioni dei consumatori e le associazioni delle categorie commerciali interventi per snellire il traffico cittadino come ad esempio il bike sharing o nuove forme di incentivi per i pedoni, oppure un’applicazione che premia con buoni spendibili nei negozi della città chi cammina a piedi, oltre a prevedere soluzioni idonee per i residenti costretti a pagare il parcheggio e poi magari a non trovare nemmeno il posto libero”.