San Severo ultima nella classifica dell’ Istat sul turismo.

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Di recente l’Osservatorio nazionale del turismo -una sorta di ISTAT del turismo- ha pubblicato i dati relativi all’anno 2021.

La buona, anzi ottima notizia è che viviamo nella regione più turistica d’Italia. In Puglia ci sono più turisti che in Emilia Romagna, in Lombardia, in Campania.
La cattiva, anzi pessima notizia è che San Severo non è un cavallo trainante; al massimo, cavallo… trascinato!

Eh già, perché sebbene la nostra città vanti una posizione strategica dal punto di vista turistico, sebbene si fregi di veri e propri gioielli di architettura storica, sebbene si onori di una festa patronale a dir poco spettacolare, sebbene sia arricchita da altissime professionalità per la specialità della pirotecnica, la nostra San Severo è fanalino di coda in questa classifica! Comuni limitrofi a San Severo si sono classificati in posizioni più alte in graduatoria: Cagnano doppia San Severo, Ischitella supera San Severo per 10mila presenze, Vico del Gargano registra un numero di presenze TRIPLO rispetto a San Severo.

Ora, domando agli amministratori che un mese fa sono andati alla Borsa Internazionale del Turismo, se, oltre a fare una divertente scampagnata, hanno effettivamente redatto un Piano strategico del Turismo per la nostra città che non si limiti all’utilizzo della palazzina Liberty come info-point.

Non c’è alcuna programmazione per nessun evento in città! Non riusciamo a guardare al di là del nostro naso.

La Festa del Soccorso, evento turistico più importante per la città, viene organizzata nell’arco di un mese. Ogni anno, da quando sono consigliera comunale, sento parlare di tavoli tecnici, di iter per il riconoscimento della nostra Festa Patronale a patrimonio immateriale della UNESCO. Quando queste parole diventeranno FATTI?

Per carità, a Milano andateci, rendetevi conto delle vostre mancanze e dimettetevi!