“Rinascita Politica: Dalla Retorica alla Partecipazione Attiva”

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Le campagne elettorali non devono ridursi alla distribuzione di “santini” o correre al “Vota Laqualunque”. Le campagne elettorali devono servire a conoscersi meglio, per comprendere chi ha vera intenzione di mettersi al servizio della comunità, con “azione politica”, con la rappresentanza in Consiglio comunale. Sono tra coloro che non hanno bisogno di “fare fortune” con la politica, perché: ho un lavoro; ho formato una famiglia; faccio volontariato e, soprattutto, sono libera da briglie di qualsiasi tipo. Vorrei provare a far tornare le persone al vero confronto, quello civile e costruttivo. Abbiamo tutti bisogno di parlarci e ascoltarci. Siamo nel 2024, terzo millennio, auto elettriche, Alexa è ormai in tutte le case ma manca la cosa più importante: il confronto con i ragazzi. Partiamo da loro, dalla parte sana della nostra comunità.
Lasciamoli parlare, lasciamoli interagire e ne uscirà il meglio. Molto spesso i giovanissimi preferiscono chiudersi nel proprio “io”, piuttosto che discutere con un adulto e, a volte, si emettono sentenze frettolose che sui giovani pesano come una zavorra. Si dovrebbe capire e mettere in atto che sono proprio le loro ideea dare una ventata di freschezza alla nostra Città. Accettare consigli rendendoli partecipi di un progetto, farli collaborare ad eventi, organizzazioni di programma. In giro sempre e solo lo stesso vociare contro i ragazzini, che sono “iper-maleducati” e sono “sempre a spasso senza un perché. Ma noi proviamo a far cambiare loro la rotta? Possiamo ritenerci d’esempio per loro? O ci restano solo le frasi retoriche: “Qui non c’è nulla”; “I ragazzi vanno fuori a lavorare”; “È tempo perso con la maggior parte di loro”. Mai fare di tutta l’erba un fascio, ci mancherebbe: Quindi, cosa facciamo? Aspettiamo a braccia conserte che l’ultimo ragazzo lasci San Severo? Restiamo seduti davanti la porta sperando che ci piova la manna dal cielo?
Bisogna rimboccarsi le maniche. Tutti. Bisogna avere la vera voglia d’iniziare a lavorarci concretamente con progetti e politiche adeguate. I cambiamenti richiedono tempistiche a medio e lungo termine. È necessario, quindi, scolpire la data d’inizio, per costruire, mattone su mattone, da un punto di vista sociale, azioni concrete per un futuro migliore. Per me, in modo semplice, convinto e reale, la campagna elettorale vuol dire questo: veramente vogliamo girarci dall’altra parte? Veramente vogliamo delegare ad altri, con il non voto, le nostre idee, la nostra visione di città? Se non si fa nulla, non ci sono margini nemmeno per il lamento.
ITALIA SALES
Candidata Consigliere
Elezioni sabato 8 domenica 9 giugno 2