Rifiuti Lazio, Congedo: “Le scelte tutte politiche di Emiliano stanno provocando caos”

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Sostengo ormai da tempo che la decisione del Governo Regionale (delibera di Giunta del 31/5/2018) di accogliere in Puglia 150 tonellate al giorno, per un mese, di rifiuti indifferenziati provenienti da Roma costituisce un azzardo: oltre ad incidere su una situazione emergenziale dovuta alla difficoltà di chiudere il ciclo stesso dei rifiuti, gli impianti risultano già sovraccarichi oltre misura con conseguenze pesanti per i cittadini sia sul fronte ambientale sia sul quello economico, con aumenti TARI dal 30% al 60%.

Sia chiaro: non è in discussione il sacrosanto principio di leale collaborazione tra Istituzioni –di cui anche la Puglia in tempi recenti ha usufruito– ma l’aver intrapreso una strada senza fare i conti con la situazione esistente e con la reale capacità del sistema pugliese di accogliere rifiuti da fuori regione e senza alcun tipo di concertazione con i territori.

Le Amministrazioni comunali di Foggia e Bari, infatti, dove sono localizzati gli impianti per il primo trattamento dei rifiuti laziali, lamentano l’assoluta mancanza di coinvolgimento sulla questione: a Brindisi l’azienda titolare dell’impianto privato destinato ad accogliere la parte indifferenziata si dichiara indisponibile ad accogliere i rifiuti.

Viene dunque spontaneo chiedersi sulla base di quale programmazione e di quale valutazione sulla capacità del sistema pugliese di farsene carico, la Regione ha deciso di accogliere i rifiuti di fuori regione.

Purtroppo si rafforza sempre più il sospetto che tutto sia legato a valutazioni politiche e partitiche del presidente Emiliano rispetto alla Regione Lazio, guidata da un compagno di partito, e alla capitale guidata da un Sindaco del M5S al quale il governatore Emiliani strizza continuamente l’occhio.

Così Erio Congedo, consigliere regionale Fratelli d’Italia.