Unifg, la Regione Puglia stanzia 19,5 milioni per le Scuole di Specializzazione dell’area medica

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Con la legge di assestamento e variazione al bilancio di previsione 2018-2020, il 30 luglio 2018, il Consiglio Regionale ha approvato misure finanziarie senza precedenti a sostegno delle Scuole di Specializzazione di area medica delle Università di Foggia e di Bari.

A partire dal 2018 e per quindici anni, le due Università, che sono sedi di Facoltà di Medicina, riceveranno uno stanziamento complessivo di 45 milioni di euro, finalizzato alla copertura di posti di professore di ruolo. La partecipazione finanziaria dell’Amministrazione Regionale contribuisce a consolidare i requisiti e gli standard di accreditamento delle Scuole di Specializzazione, con l’obiettivo prioritario di arginare la forte carenza di medici specialisti che, nei prossimi anni, potrebbe compromettere seriamente la qualità dell’assistenza sanitaria in Puglia.

Nel mese di febbraio 2018, i due Atenei pugliesi avevano richiesto al Presidente Emiliano un impegno concreto dopo gli esiti del processo ministeriale di riordino e accreditamento delle Scuole di Specializzazione, esame, questo, superato con riserva dal sistema di formazione specialistica regionale affetto da prolungate carenze nella dotazione organica di professori di ruolo.

La Regione ha risposto all’appello dei Rettori Ricci e Uricchio, riconoscendo nel potenziamento delle Scuole di Specializzazione un obiettivo di interesse strategico del servizio sanitario regionale. Dopo un iter amministrativo accelerato, con l’attivo coinvolgimento dei Direttori Generali delle due Aziende ospedaliero-universitarie Ospedali Riuniti di Foggia e Policlinico di Bari, in particolare del dott. Vitangelo Dattoli, nella seduta del 18 luglio scorso, la Giunta regionale ha deliberato il finanziamento di 45 milioni di euro, approvato dal Consiglio Regionale con la legge di assestamento e variazione del Bilancio 2018-2010.

Il budget annuale di 3 milioni di euro per quindici anni sarà ripartito in base alle priorità dettate dalle esigenze di miglioramento della qualità dell’offerta formativa delle Scuole di Specializzazione dell’area medica. All’Università di Foggia andranno 1.300.000,00 euro all’anno, pari a 19.500.000,00 euro in quindici anni, all’Università di Bari 1.700.000,00 euro all’anno, pari a 25.500.00,00 euro in quindici anni. Tale finanziamento assume rilievo particolare per l’Università di Foggia, che, d’intesa con la direzione strategica dell’azienda mista Ospedali Riuniti, è stata impegnata nel forte potenziamento della qualità dell’assistenza sanitaria, di cui le Scuole di Specializzazione rappresentano un elemento essenziale. Nel corso degli ultimi tre anni, le Scuole accreditate sono passate da nove a diciannove e, quest’anno, a venti: in tal modo, per effetto della normativa regionale approvata, le Scuole non solo potranno essere accreditate tutte in modo definitivo, ma potranno anche essere incrementate numericamente. L’aumento di medici specialisti rafforzerà perciò l’assistenza erogata dall’azienda mista, incidendo sulla sua attrattività nei confronti sia dei pazienti residenti nella provincia di Foggia, sia di quelli provenienti da altre provincie e da altre regioni, riducendo così la mobilità passiva.

Al successo ottenuto ha contribuito il prezioso impegno della Delegata Rettorale all’Alta Formazione, prof.ssa Rosa Prato, del Preside della Facoltà di Medicina, prof. Nicola Delle Noci, del Direttore Generale, dott.ssa Teresa Romei e del Direttore Generale dell’Azienda mista Ospedali Riuniti, dott. Vitangelo Dattoli, ai quali va lo speciale ringraziamento del Rettore Ricci.

Un sincero ringraziamento e un convinto plauso va infine rivolto al Presidente della Giunta Regionale, dott. Michele Emiliano, alla Giunta, in particolare, all’Assessore al Bilancio, avv. Raffaele Piemontese, e ai Consiglieri Regionali, che hanno sostenuto il finanziamento, rafforzando così concretamente la qualità dell’assistenza sanitaria a vantaggio della collettività e valorizzando l’attuazione di un articolo fondamentale della nostra Costituzione, l’art. 32, che sancisce il diritto alla salute per i cittadini.