TRICARICO: IL PRIMO PROBLEMA È LA POVERTÀ. NON BASTANO MISURE PALLIATIVE, OCCORRE UNA RETE DI SOLIDARIETÀ SOCIALE

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#POVERTÀ A SAN SEVERO
In questi ultimi anni sono entrato in contatto con tantissime situazioni di povertà estrema. Famiglie con bimbi, neonati, un mare di gente che sopravvive grazie alle carte sociali e a tutta una serie di paliativi.

I poveri. Il nostro lavoro deve essere rivolto principalmente a loro, coinvolgendo la comunità nel suo complesso.
Ci sono misure nazionali come il #RedditodiCittadinanza, carte, cartoline ma non credo che il raggiungimento di obiettivi reali di cancellazione della povertà in linea con l’Agenda2030 possa passare per queste misure tampone.
Io credo, forse più banalmente, che San Severo debba agire come una grande famiglia. Dobbiamo affrontare la povertà facendoci carico tutti di chi vive nel disagio, soprattutto estremo.
Il nostro obiettivo è un #Pianodicontrasto alla Povertà che non si limiti a progetti molecolari. Dobbiamo seguire un principio di #politicagenerativa, per una grande rete di solidarietà che non si limiti all’aiuto materiale ma punti all’emersione sociale di queste persone dal loro stato di fantasmi invisibili.
Stiamo parlando di esseri umani prigionieri di una condizione. La povertà non va gestita, va combattuta, si tratta di una lotta di #liberazione.

La #filantropia deve essere il tratto distintivo della nostra città.
Dove non arriva lo Stato, deve arrivare una grande rete di cittadini che si sorreggono a vicenda.

Questo è l’obiettivo.