Quando Miglio era monarchico

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Nel novembre 2015 il sindaco miglio e l’assessore alla cultura hanno patrocinato e presenziato ( vedi manifesto) alla benedizione ed esaltazione di Vittorio Emanuele III re d’Italia il quale- come è noto- autorizzò l’emarginazione degli ebrei italiani sottoscrivendo le leggi razziali del regime fascista (5 settembre 1938). Se ne deduce che miglio e compagnia bella non conoscono la storia oppure sono monarchici. RIFLETTANO I SUOI SOSTENITORI DEMOCRATICI E ANTIFASCISTI. n.b. Lo storico Antonio Spinosa sostiene- a ragione- che…<< Il tacito consenso del re al regime iniziò con il rifiuto di firmare lo stato d’assedio in occasione della marcia su Roma nel 1922: da questo momento Vittorio Emanuele rifiutò di prendere una posizione chiara sulla politica e le azioni del Duce diventandone quasi succube, a causa del suo carattere debole, cauto e conservatore e forse per paura dell’enorme potere che lui stesso aveva contribuito a concedergli e che avrebbe in teoria potuto permettergli di eliminare la monarchia, come più volte il Duce lasciò intendere di voler fare. Il re non reagì ai numerosi abusi di potere del fascismo, come le leggi fascistissime o il delitto Matteotti, dimostrandosi anzi soddisfatto dell’ordine riportato dopo i disordini del biennio rosso.Ecco chi era Vittorio Emanuele III.Ma miglio non lo sa.

REDAZIONE