LA FESTA DEL SOCCORSO

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di Vincenzo Naturale

A San Severo si percepisce l’avvio della festa, in onore di Maria Santissima del Soccorso, appena in piazza incoronazione cominciano gli allestimenti per le luminarie. Queste abbelliscono tutta la zona, dove generalmente il Sabato, quando si aprono i festeggiamenti, ufficiali, si tiene una santa messa in onore della splendida Madonna. In seguito, ancor più estese perché ridistribuite in vari punti della città. Mentre si percepisce una sensazione intensa, quasi a preannunciare l’inizio di tutto, il Venerdì sera. Momento in cui, numerosi commercianti, nonché ambulanti, di ogni nazionalità e luogo d’Italia, cominciano a manifestare la loro presenza. Questa non è una semplice ricorrenza per il popolo sanseverese. La gente, tutta, accorre per vedere lo splendore degli occhi nonché la bellezza, senza tempo, della bellissima mamma. In ognuno il cuore batte forte, perché lei è la pace; l’unione, nonché l’amore, che unisce i popoli ed ammalia i cuori. Un tripudio di colori e addobbi ne preannunciano le celebrazioni. Fiori e bigliettini di giubilo, sfiorano appena, quasi come una carezza, la sua statua al passaggio. Tanti i ritorni in famiglia per questo avvenimento; partendo, spesse volte, da terre lontane. Splendide sui balconi, nel mentre processionale, le rimpatriate tra famigliari, che gioiosi, perché riuniti, colgono l’occasione per scambiare un momento di affetto. Poi come tradizione, ad amici e parenti, anch’essi presenti, viene offerta ogni squisitezza. Le sere sono dedite al passeggio, tra le bancarelle, perché qualche ricordo è svariati tipi di dolciumi, non devono mai mancare. Magnifico poi assistere alle dimostrazioni, dal vivo, di abili venditori; che più di una volta riescono letteralmente a estasiare passanti di ogni età, con le loro movenze, discorsi, è inviti a provare il prodotto. Immancabili i palloncini sfuggiti via ai un bambini per strada, tra gli occhi attoniti dei passanti. L’accensione delle batterie, è unica nel suo genere. La tradizione, ben radicata nel tempo, fa sentire tutti a casa, perché i fuochi ne sono parte integrante.

Verso l’imbrunire i suoni delle giostre, fanno da sottofondo musicale ai viandanti. Tutti si recano a queste; anche per vedere un amico o conoscente eseguire un giro su quella preferita. Di rientro verso casa, a notte tarda, si ripercorre tutta la giornata, tra volti di persone, riviste dopo anni; è odori tipici. Ovvero lo zucchero delle mandorle, in fase di lavorazione, unitamente all’immancabile aroma di arrosto, tipico delle fornacelle. La festa del Soccorso va oltre ogni immaginazione, io la definirei, letteralmente, un modo di vivere. A chiusura dei festeggiamenti, la tristezza assale il cuore. Visi di sconforto si osservano tra gente di ogni età. Subito dopo, tuttavia, questo momento, passa. La gioia riconquista subito il cuore. La nostra madre celeste, è sempre con noi; bellissima, in cima alle meraviglie del

mondo. Perché tutti i sanseveresi, in ogni luogo, hanno nel cuore, sempre è comunque l’abbraccio di Maria Santissima del Soccorso.

Vincenzo Naturale

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