Monaco: “ non si puo’ nascere piromani e morire pompieri”

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Sul brutto costume di cambiare casacca e idee subito dopo le elezioni, interviene il maestro Michele Monaco, grande appassionato della politica e della storia locale.

“Chi non ricorda le feroci polemiche della campagna elettorale della prima metà del 2019 ? Sembrava si fosse scavato un solco- anzi un abisso- tra alcuni competitors. Chi non ricorda i comizi, le manifestazioni, gli appelli elettorali, i post al veleno su facebook ? Si chiedeva il voto per una politica alternativa, tra soggetti alternativi, con programmi alternativi. Eppure stiamo assistendo ad una mutazione genetica di alcuni alfieri dell’alternativa e cioè che si può NASCERE PIROMANI E MORIRE POMPIERI. Capisco che stare all’opposizione per cinque anni è dura, ma è lì che il risultato elettorale ti ha collocato. Ed è lì che devi stare e dare il meglio di te stesso, consapevole che sarà una lunga marcia nel deserto da attraversare con dignità e con proposte tali da mettere in difficoltà la maggioranza ricorrendo a tutte le regole che lo statuto comunale ti offre e a tutte le iniziative politiche da sviluppare in città coinvolgendo movimenti e associazioni che non sopportano una città dove il DEGRADO IMPERVERSA e i servizi utili ai cittadini si RIDUCONO SEMPRE PIÙ. Occorre opporsi ad una maggioranza che ha costruito-senza badare a spese, prima e dopo le elezioni- una ricca macchina istituzionale del consenso(prima gli amici e i parenti stretti,molto stretti, poi… le briciole ai cittadini) e COME SE NON BASTASSE, in aggiunta ha investito una bella cifra-40 mila euro- sulla comunicazione via web(vedi l’ultima delibera).Per queste cose i soldi ci sono, per dipingere una striscia pedonale non ci sono(tanto per fare un esempio).Se ne deve concludere che una forte e VERA opposizione è necessaria per il controllo degli atti e per interessare la Corte dei Conti . È una necessità storica che questa situazione si realizzi. Per far funzionare un Comune, un Consiglio Comunale, per una corretta vita democratica, per rispetto dell’elettorato e dei cittadini, bisogna essere in due: una maggioranza che governa e una opposizione che controlla.”